Diabete e obesità
salute generale

Che cosa causa l'obesità?

Autore:

Shaun Ward

Medical Writer & Ricercatore

on:

April 14, 2024

Revisionato da:

Joe McLean, BSc, MRes

Mangiare troppo, muoversi troppo poco?

Apparentemente, rintracciare la causa dell'obesità è semplice: mangiare troppo e muoversi troppo poco. Quando assumiamo più calorie di quante ne bruciamo, infatti, entriamo nel cosiddetto bilancio energetico positivo: le calorie in eccesso vengono allora immagazzinate nell'organismo sotto forma di grasso corporeo.

Se qualcuno vive costantemente in bilancio energetico positivo (se, cioè, assume più calorie di quante ne brucia), è probabile che col tempo ingrassi fino a divenire obeso. Per obesità, intendiamo qui un indice di massa corporea pari o superiore a 30. Così, non può stupire che lo slogan "mangia di meno e muoviti di più" sia diventato il motto nella lotta contro l'obesità. Tale patologia colpisce oltre 650 milioni di adulti e 340 milioni di bambini e adolescenti. Dagli anni '70 ad oggi, le persone che ne soffrono sono aumentate enormemente. Il motivo potrebbe essere questo: ad oggi, le persone consumano circa il 20% in più di calorie rispetto a quante ne venivano in media consumate negli anni '70,1,2 pur avendo in generale diminuito la quantità di attività fisica.3,4

Nonostante il problema sia riconosciuto a livello internazionale, i tassi di obesità sono ancora in crescita in tutto il mondo. I tentativi di perdere peso con la dieta e l'esercizio fisico, sono inoltre meno efficaci di quello che si potrebbe credere. Ad esempio, un'analisi di 29 studi sulla perdita di peso a lungo termine, testimonia che la metà di tutto il peso perso con dieta ed esercizio viene recuperato entro due anni e l'80% entro cinque anni.5 Anche i cambiamenti nello stile di vita comportano una perdita di peso media di solo ~ 5% del peso corporeo.

Ma com'è possibile? Se l'obesità è causata dal poco movimento fisico e da una alimentazione sbagliata, il cambio di dieta e l'esercizio dovrebbero essere una soluzione. In realtà, la questione è più complessa di così.

Cause alla base dell'obesità

Secondo le più recenti ricerche scientifiche, "mangiare troppo e muoversi troppo poco" non è l'unica causa di obesità e nemmeno la più importante. In realtà, le cause profonde dell'obesità risiederebbero nei fattori genetici, ambientali e socioeconomici.1,6,7 Così, per spiegare l'insorgere della patologia, non basterebbe accennare all'eccesso di calorie e al bilancio energetico positivo.

Fattori ambientali

Per fattori ambientali, intendiamo tutte quelle cause che si pongono ad un livello sovra-individuale. Gli esseri umani non sono dei robot: i loro comportamenti variano in risposta a ciò a cui sono esposti, spesso al di là della consapevolezza cosciente. Ad esempio, sondaggi a livello nazionale hanno rilevato che il numero di calorie a cui le persone hanno accesso (a parità di prezzo) è aumentato di 500-700 calorie al giorno negli ultimi 50 anni. Inoltre, ad oggi, il tipo di cibo disponibile è generalmente più elaborato e carente dal punto di vista nutrizionale. Ciò significa che, rispetto al passato, sia oggi più facile incorrere nei tipici problemi dell'obesità.

Vari esperimenti, dimostrano che mangiando cibi ultra-elaborati le persone consumano circa 500 calorie in più rispetto a quando mangiano cibi non trasformati.8 Quindi, non solo oggi si tendono ad assumere più calorie rispetto agli anni '70, ma tali calorie vengono anche assunte da elementi più elaborati, cioè meno nutrienti ma più calorici. Per quanto riguarda l'esercizio fisico, la maggiore vicinanza alle strutture locali e la riduzione delle attività all'aperto per i bambini, sono alcuni dei cambiamenti ambientali che hanno ridotto i livelli complessivi di attività fisica.9.10

Anche le strategie di marketing, messe in atto dalle aziende alimentari, non fanno altro che esacerbare una situazione già difficile. Pubblicità televisive, cartelloni pubblicitari, app di consegna o pubblicità sui social media: tutto ci spinge verso un consumo di alimenti elaborati e ultra-calorici. Non stupisce che, per molti di noi, consumare cibi naturali sia ormai il sinonimo di "stare a dieta".10 Uno studio recente ha dimostrato che limitare la pubblicità sui prodotti ad alto contenuto di grassi, zucchero e sale, sui trasporti pubblici, può ridurre l'acquisto di questi alimenti da parte delle famiglie per un totale di 1000 calorie a settimana.11

Fattori genetici

Tuttavia, in tale ambiente, alcune persone rimangono magre mentre altre tendono ad ingrassare. Com'è possibile? In larga misura, ciò sembra essere dovuto a fattori genetici. Una serie di studi hanno dimostrato che il peso corporeo è un tratto altamente ereditabile.12 Per fornire una stima, studi approfonditi hanno rilevato che circa il 70% delle differenze di peso corporeo tra gli individui è causato da differenze genetiche.13 Questo non vuol dire che le persone nascano obese; piuttosto, che le suscettibilità genetiche all'eccesso di cibo e all'inattività fisica siano presenti fin dalla nascita. Potremmo dire che "la genetica carica la pistola e l'ambiente preme il grilletto".

La maggior parte dei geni legati all'obesità sono coinvolti nella regolazione dell'appetito (generalmente, quanto abbiamo bisogno di mangiare). Gli individui con obesità tendono a provare un maggiore senso di ricompensa ed emozione in risposta al cibo.13 Hanno anche segnali interni più deboli per smettere di mangiare e rimanere sazi rispetto agli individui senza obesità.13 Oltre alle influenze alimentari, tuttavia, studi recenti hanno scoperto che anche l'attività fisica abituale è geneticamente influenzata.14

Fattori socioeconomici

I fattori socioeconomici, in particolare quelli che influenzano le scelte alimentari, spiegano perché le persone abbiano pesi corporei diversi in ambienti simili. Ciò è comprensibile anche a partire dalle disparità finanziare: chi ha più disponibilità, ha anche la libertà di acquistare e consumare cibi più sani (generalmente più costosi). In effetti, un'analisi della spesa e del reddito nel Regno Unito, ha rilevato che la parte più povera della popolazione dovrebbe spendere circa il 30% del proprio reddito disponibile solo per raggiungere gli obiettivi della Guida Eatwell. Nelle famiglie con il reddito più basso, questa cifra raggiungeva addirittura il 73,6%.15 Le scelte alimentari non sono sempre delle scelte libere. Ecco perché, nelle aree socialmente più svantaggiate, si ha generalmente una maggiore esposizione ai cibi ultra-elaborati e una minore agli alimenti di base come frutta, verdura, tuberi e carni fresche.16,17

Trattamenti per l'obesità

Esistono svariati trattamenti per l'obesità, con diversi gradi di beneficio. L'approccio basilare è il cambiamento dello stile di vita, cioè il cambiamento del comportamento alimentare e dei livelli di attività. Entrambi offrono enormi vantaggi. Esistono dati a sostegno del successo nella perdita di peso con una dieta a basso contenuto di grassi, una dieta a basso contenuto di carboidrati, una dieta mediterranea, una dieta a base vegetale e determinati programmi dietetici, solo per citarne alcune. Tutti questi comportamenti possono aiutare a raggiungere e mantenere una dieta ipocalorica.18 Allo stesso modo, l'esercizio fisico per almeno 90 minuti a settimana a intensità da moderata a elevata può favorire la perdita di peso.19

Il problema, tuttavia, è l'effetto di tali pratiche a lungo termine. Poiché esistono molti ostacoli al cambiamento dello stile di vita - genetici, ambientali e socioeconomici - la perdita di peso media derivante da interventi sullo stile di vita risulta essere solo del ~ 5% del peso corporeo totale. Alcune persone perdono molto più peso, ma altre non perdono nulla, almeno a lungo termine. Questa pratica può dunque essere clinicamente significativa, ma è improbabile che elimini la crisi dell'obesità senza dapprima apportare cambiamenti radicali al livello dei fattori ambientali e socioeconomici.

La farmacologia e la chirurgia offrono soluzioni alternative per l'obesità. Queste soluzioni si sono evolute negli ultimi anni: offrono un valido sostegno a chi necessita di perdere peso, ma non può farlo con il semplice cambiamento comportamentale e l'esercizio fisico. Alcune opzioni farmacologiche e chirurgiche, hanno percentuali di successo superiori rispetto ai cambiamenti dello stile di vita. Le opzioni chirurgiche possono rimuovere direttamente il grasso corporeo (liposuzione) o alterare la struttura fisica dell'intestino per ridurre il carico alimentare (chirurgia gastrica).20,21

Le nuove opzioni farmacologiche tendono a regolare biologicamente l'appetito, riducendo il desiderio di mangiare. In ogni caso, è estremamente importante discutere i benefici e i rischi di tutti gli approcci alla perdita di peso con un medico specialista.

Alcuni punti fondamentali:

  • L'obesità è causata dal mangiare troppo e dal muoversi troppo poco. Tuttavia, le scelte di vita delle persone sono fortemente influenzate da fattori genetici, ambientali e socioeconomici.
  • Cambiare il comportamento alimentare e i livelli di attività promuoverà la perdita di peso, ma il funzionamento di questi approcci è limitato per ragioni che spesso sfuggono al controllo degli individui.
  • Esistono trattamenti farmacologici e chirurgici efficaci per l'obesità. Tali trattamenti, si rivelano utili soprattutto quando i cambiamenti dello stile di vita non apportano benefici all'individuo, è quindi importante rivolgersi ad un medico specialista.

Riferimenti:

  1. Sorensen TI, et al. Handb Exp Pharmacol 2022;274:3–27.
  2. Vandevijvere S, et al. Bull World Health Organ 2015;93(7);446–456.
  3. Guthold R, et al. Lancet 2018;6(1):E1086–E1086.
  4. Guthold R, et al. Lancet 2020;4:23–35.
  5. Anderson JW, et al. Am J Clin Nutr 2020;74(5):579–84.
  6. Safaei M, et al. Comput Biol Med 2021;136:104754.
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  8. Hall KD, et al. Cell Metab 2019;30(1):67–77.
  9. Fukushima N, et al. J Occup Health 2021;63(1):e12212.
  10. Gray C, et al. Int J Environ Res Public Health 2015;12(6):6455–6474.
  11. Yau A, et al. PLOS Medicine 2022;https://doi.org/10.1371/journal.pmed.1003915.
  12. Dubois L, et al. PLoS One 2012;7(2):e30153.
  13. Loos RJF, et al. Nature 2022;23:120–133.
  14. Amin T, et al. Curr Obes Rep 2016;5:106–112.
  15. WangZ, et al. Nat Genet 2022;54(9):1332–1344.
  16. Scott C, et al. Affordability of the UK’s Eatwell Guide 2018.
  17. Fraser LK, et al. Int J Environ Res Salute pubblica 2010.
  18. Pechey R, et al. Prev Med 2016;88:203–209.
  19. Kim JY. J Obes Metab Syndr 2021;30(1):20–31.
  20. Freire R. Nutrition 2020;69:110549.
  21. Shiq, et al. Lancet 2022;399(10321):259–269.
  22. Sylivris A, et al. Obes Rev 2022;23(7):e13442.

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