Terapia sostitutiva con testosterone e rischio di transfer secondario
Se hai bassi livelli di testosterone (ipogonadismo), il medico potrebbe averti prescritto una terapia sostitutiva con testosterone (TRT).1 Una forma comune con cui questa terapia viene somministrata è il gel transdermico, con il vantaggio di un metodo di applicazione topico e meno invasivo.2 Tuttavia, una preoccupazione comune per i pazienti è il rischio di trasferimento del gel per contatto ad un'altra persona.
In questo articolo, approfondiremo tale rischio e le possibili conseguenze. In seguito, spiegheremo come fare per evitarlo in poche semplici mosse.
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Cosa sono i gel per la TRT?
I gel transdermici sono una forma comune di TRT perché sono facili da usare e indolori. Hanno effetti collaterali minimi. Il più riportato riguarda l'irritazione della pelle intorno all'area in cui è stato applicato il gel.3
La TRT in gel comporta l'applicazione del gel a base di testosterone sulla pelle, spesso sulla parte superiore del braccio o sulla spalla, di modo che esso venga assorbito. Questo metodo aiuta a riportare il tuo testosterone a livelli normali.4 I gel per la TRT possono migliorare notevolmente la qualità della vita, ma una preoccupazione comune è il rischio di trasferimento secondario.5
Cos'è il trasferimento secondario di testosterone?
Il trasferimento secondario di testosterone è il trasferimento involontario di testosterone, ad esempio, quando un uomo adulto utilizza il gel e qualcuno a lui vicino entra in contatto con il prodotto. Le preoccupazioni riguardo al trasferimento sono lecite, e riguardano l'impatto indesiderato che il testosterone potrebbe avere su donne e bambini in particolare.6
Qual è il rischio con il trasferimento secondario di testosterone?
I rischi dell'esposizione al testosterone per le donne includono lo sviluppo di acne, interruzioni mestruali e cambiamenti nella distribuzione dei peli del corpo. Le donne incinte rischiano di danneggiare il feto. Per i bambini, l'esposizione al testosterone può causare lo sviluppo di peli pubici, aumento della libido e ingrossamento degli organi sessuali e aggressività.6
Come avviene il trasferimento secondario di testosterone?
Il trasferimento del testosterone avviene perché non tutto il testosterone applicato sulla pelle viene assorbito e metabolizzato immediatamente, il che significa che un residuo dell'ormone rimane sulla superficie della pelle.6,7 Poiché l'assorbimento richiede tempo, qualsiasi contatto con le aree di applicazione (parte superiore del braccio, cosce o addome), può portare al trasferimento di testosterone.7
Alcuni gel devono essere strofinati sulla pelle con le mani. Ciò significa che sulle mani potrebbe rimanere qualche residuo di testosterone subito dopo l'applicazione. Se qualcuno dovesse entrare in contatto con quella specifica area della pelle, allora potrebbe entrare in contatto con il gel stesso.
Dovrei essere preoccupato per il trasferimento secondario di testosterone?
È importante fare attenzione e adottare le misure necessarie per ridurre il rischio. Se non vengono prese misure post-applicazione, possono verificarsi effetti avversi.6
Uno studio che esplora l'impatto del trasferimento di testosterone, ha testimoniato un aumento del testosterone fino al 185% rispetto al livello normale nelle donne che entrano in contatto con il gel. Il medesimo studio, ha testimoniato possibilità di trasferimento fino a 12 ore dopo l'applicazione da parte del paziente. Lo studio ha anche scoperto che l'uso di una maglietta potrebbe ridurre efficacemente il rischio di trasferimento di quasi il 50%.8
I dati della FDA mostrano che il trasferimento verso individui di sesso femminile costituisce il 40% dei casi segnalati, suggerendo al contempo che il fenomeno riguarda anche i bambini.6
Quali misure posso adottare per evitare il rischio di trasferimento secondario?
Indossare indumenti sopra l'area di applicazione
Aspettare che il gel si asciughi del tutto (leggere il foglietto illustrativo per sapere quanto tempo potrebbe richiedere). Adottare misure pratiche come coprire l'area applicata con indumenti, così da ridurre al minimo il rischio di trasferimento secondario.8
Se non si utilizza un applicatore, assicurarsi di lavarsi accuratamente le mani dopo l'utilizzo
In commercio, esistono una varietà di gel di testosterone; ciascuno con diversi metodi di applicazione. Alcuni necessitano di essere applicati con le mani. Altri possono essere applicati anche senza l'utilizzo delle mani, così da eliminare una potenziale causa di trasferimento secondario.9
Se il tuo partner sta applicando il gel di testosterone al posto tuo, assicurati che usi i guanti. Se applichi il gel su te stesso, assicurati di lavarti le mani subito dopo l'utilizzo.
Per i medici, è importante supportare i pazienti per ridurre al minimo i rischi
Gli operatori sanitari devono istruire i pazienti sui passaggi da svolgere per ridurre al minimo il rischio di trasferimento secondario. Se non avvertiti del rischio, i pazienti potrebbero infatti mettere in atto comportamenti a rischio. In alternativa, potrebbero caricarsi di futili preoccupazioni. Gli operatori sanitari dovrebbero dunque avvisare e istruire i pazienti sui metodi di utilizzo.
Ultime informazioni
La TRT non è una terapia dannosa e molti uomini con ipogonadismo ricevono regolarmente trattamenti senza riscontrare effetti negativi. Tuttavia, è necessario assicurarsi di ridurre al minimo l'esposizione secondaria a donne e bambini.
Puti fondamentali:
- I gel per la TRT sono formulazioni di testosterone ampiamente utilizzate per ripristinare i livelli di testosterone
- I gel per la TRT richiedono tempo per essere assorbiti, e il contatto con il sito di applicazione può comportare il trasferimento secondario
- Per prevenire il trasferimento secondario, ci sono consigli pratici che puoi adottare per ridurre al minimo il rischio
- Gli operatori sanitari devono informare i pazienti delle misure post-applicazione per evitare rischi
Riferimenti
1. Jayasena C, et al. Clinical Endocrinology 2022;96:200–219.
2. Čeponis J, et al. A. (eds) Testosterone. Springer, Cham 2017;https://doi.org/10.1007/978-3-319-46086-4_11.
3. Shoskes, et al. Transl Androl Urol. 2016; 5(6): 834–843.
4. Osterberg EC, et al. Indian J Urol. 2014;(1):2–7.
5. Behre HM, et al. Aging Male 2012;15(4):198–207.
6. Miller MG, et al. Current Medical Research and Opinion 2012;28(2):267–269.
7. Swerdloff RS, et al. The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism 2000;85(12): 4500–4510.
8. Stahlman J, et al. Current Medical Research and Opinion 2012;28:2:291–301
9. Kirby M, et al. Expert Review of Endocrinology & Metabolism 2020;15(4):DOI: 10.1080/17446651.2020.1773259.