Testosterone e ipogonadismo

Il testosterone può rendere aggressivi?

Autore:

Shaun Ward

Medical Writer & Ricercatore

on:

April 14, 2024

Revisionato da:

Joe McLean, BSc, MRes

Aggressività e testosterone

L'aggressività è generalmente definita come l'intento di danneggiare se stessi o altri individui. Questi atti possono essere impulsivi (reazioni istantanee di abuso fisico o verbale) o strumentali (compresa l'aggressività passiva) e sono generalmente collegati a conseguenze negative. Non sorprende quindi che, nonostante l'aggressività sia un tratto evolutivo, sia anche giudicata come un atteggiamento da evitare.

Quando si parla di aggressività, si parla spesso anche di testosterone. Nel corso dei decenni, il testosterone è diventato sinonimo di aggressività: gli uomini sarebbero più aggressivi delle donne proprio a causa dell'ormone, e alcuni uomini sarebbero più aggressivi di altri per un maggior livello di testosterone. A conferma dell'ipotesi, si pensa che i body-builder che assumono steroidi dimostrino un livello maggiore di aggressività.

Quando le persone sentono parlare della terapia sostitutiva del testosterone (TRT), utilizzata per trattare una carenza ormonale, hanno subito paura degli effetti collaterali legati all'aggressività. In questo articolo, cercheremo di chiarire le cose.

TRT e aggressività

Molti studi hanno esaminato il legame tra TRT e aggressività. Questi studi monitorano gruppi di partecipanti, in genere con bassi livelli di testosterone, durante il periodo di somministrazione ormonale per vedere come mutino i livelli di aggressività.

Lo studio più completo, fino ad oggi, è una recente meta-analisi di 14 studi sperimentali. Tale studio ha scoperto che la TRT non ha modificato in modo significativo l'aggressività in generale.1 Poiché anche altri studi sono giunti a conclusioni simili, pur utilizzando metodologie molto diverse, è improbabile che si sia trattato di un puro caso. In effetti, anche gli studi che prescrivono dosi sovra-fisiologiche di testosterone (200 mg - 600 mg a settimana), cioè superiori a quelle che vengono assunte con TRT, non hanno riportato cambiamenti significativi nell'aggressività o nella rabbia.2,3 Uno studio ha persino riportato una minore aggressività in seguito o durante la terapia con testosterone.2

Recenti studi di imaging cerebrale, hanno scoperto che la terapia con testosterone non altera le parti funzionali del cervello che controllano l'empatia (definita come la capacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri).4 Non intaccando l'empatia, non aumenterebbe nemmeno l'aggressività. Dal punto di vista della ricerca, non ci sono dunque evidenze che testimoniano una relazione tra TRT e aumento dell'aggressività.

Detto questo, ogni individuo può rispondere alla terapia in modo diverso. Ad esempio, uno studio che non ha rilevato alcun cambiamento medio nell'aggressività tra 121 maschi adulti sani, ha rilevato una maggiore aggressività nella minoranza di partecipanti con tratti di alta dominanza e basso autocontrollo.5 Alcune ricerche stanno tentando di chiarire i profili di personalità che potrebbero essere suscettibili a determinate risposte terapeutiche; tuttavia, anche in questo caso, la TRT non farebbe altro che modulare livelli già alti di aggressività (cioè, non sarebbe di per sé causa di maggiore aggressività).6

Rapporto tra steroidi e "roid rage"

Il "Roid rage" è definito come un disturbo psichico che può interessare coloro che prendono regolarmente steroidi, che si manifesta con sfoghi ingiustificati di rabbia e violenza.

Ci sono buone prove a sostegno dell'ipotesi che gli steroidi anabolizzanti aumentino l'aggressività. L'aggressività da steroidi non è dunque una fantasia.7 Tuttavia, l'effetto dipende dalle dosi. Solo quando gli steroidi anabolizzanti vengono assunti in quantità elevate, alcuni individui si espongono al rischio di sostanziali cambiamenti di personalità e umore. I casi sono rari, ma tuttavia esistono.

E' necessario distinguere tra abuso di steroidi e TRT prescritta da un medico e supervisionata da un professionista. Anzitutto, gli steroidi vengono spesso sintetizzati con protocolli di sicurezza discutibili; in secondo luogo, vengono generalmente assunti in dosi che sono 10-100 volte sopra la dose standard.

Le altre considerazioni sull'aggressività da steroidi, sono le seguenti: 1) gli steroidi anabolizzanti possono attrarre una popolazione maschile con personalità di partenza più aggressive e 2) la maggior parte degli studi non sperimentali sull'utilizzo di steroidi utilizza partecipanti che hanno maggiori probabilità di avere tratti aggressivi. La ricerca sugli steroidi, fino ad oggi, non ha dunque riguardato la popolazione media. Pertanto, è difficile sapere quale livello di aggressività provenga dagli stessi steroidi anabolizzanti e quanta sia un sottoprodotto del tipo di persone che li assumono.

Contestualizzare

La TRT, di cui spesso vengono indicati solo i possibili effetti collaterali, ha molti effetti positivi. Nei pazienti con bassi livelli di testosterone, è provato che la terapia con testosterone migliori i sintomi depressivi, l'affaticamento e la qualità della vita.8-10 Gli effetti collaterali più temuti, invece, non sono supportati da prove scientifiche evidenti. Se, in ogni caso, hai ancora dubbi sul comportamento aggressivo dovuto alla TRT, ti consigliamo di discuterne con il tuo medico.

Punti fondamentali:

  • Le evidenze dimostrano che la TRT non aumenti l'aggressività.
  • In individui potenzialmente suscettibili all'aggressività, la TRT modula gli alti livelli esistenti di comportamento aggressivo piuttosto che causarli di per sé.
  • La TRT è generalmente associata a esiti positivi per la salute mentale, in particolare negli uomini con bassi livelli di testosterone.
  • L'abuso sistematico di steroidi anabolizzanti, non ha niente a che vedere con la prescrizione medica di TRT.

Riferimenti


1. Geniole SN, et al. Epub 2019;123:104644.

2. O’Connor DB, et al. Physiol Behav 2002;75(4):557–66.

3. Tricker R, et al. J Clin Endocrinol Metab 1996;81(10):3574–8.

4. Andrei AP, et al. Compr Psychoneuroendocrinol 2022;10:100134.

5. Carre JM, et at. Biol Psychiatry 2017;82(4):249–256.

6. Geniole SN, et al. Psychol Sci 30(4):481–494.

7. Chegeni R, et al. Psychopharmacology 2021;238(7):1911–1922.

8. Walther A, et al. JAMA 2019;76(1):31–40.  

9. Ferreira MDA, Mendonca JA. Drugs Context 2022;11:8–12.

10. Rosen RC, et al. J Sex Med 14(9);1104–1115.

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